Pensieri per mettersi in viaggio
 
Visitiamo e ci intratteniamo con parole, vita vissuta e pensieri di alcune donne che hanno messo in cammino le libertà femminili del partire da sè, ed hanno contribuito e messo al mondo le “donne in movimento” di ieri e di oggi.
 
Mercoledì  16 aprile  ore 19.000
HANNA ARENDT
IL PENSIERO “NASCENTE” E LA RELAZIONE COL MOLTEPLICE
 
Conversazione sulla sua vita e i suoi pensieri tra e con
Donatella Bassanese, Laura Boella e Silvia Soannini
 
Il molteplice non l’uno spiega il mondo,il pensiero nasce dall’esperienza e dai fatti:è il nuovo percorso che Hanna Arendt ci suggerisce e propone in sostituzione a quello della filosofia occidentale (maschile) che dall’uno, dal concetto, dall’idea  discende e declina la realtà.
Esso matura nella relazione e nel genio dell’amicizia.
E’ l’offrirsi agli sguardi altrui: è la relazione con le molteplicità e le diversità che mette al mondo al mondo.
E’ pensare il presente.
 
 
 
 
Laura Boella : “Hanna Arendt: agire politicamente,  pensare politicamente”
Feltrinelli Milano 1995
 
 
Donatella Bassanesi : “Hanna Arendt pensare il presente”
Edizioni Libera Università delle Donne, Milano 2006
 
Silvia Soannini :”Hanna Arendt non fu una pensatrice del femminismo, né fu particolarmente interessata alla questione femminile.
La sua vicenda personale di ebrea tedesca che aveva subito le persecuzioni naziste la spinse, fra i due poli che segnarono profondamente la sua esistenza –l’essere ebrea e l’essere donna- a privilegiare il primo come oggetto della sua personale riflessione.
E tuttavia Hannah Arendt si caratterizza, nella storia del pensiero, come figura femminile straordinaria ed eccentrica. Eccezionale fu la sua forza critica, la capacità di svincolarsi dalla tradizione del pensiero per orientare sulla realtà uno sguardo originale quanto radicale.
La prima e fondamentale lezione di pensiero e di vita che questa donna pensante offre a tutte le donne pensanti di oggi è questa: che la realtà non deve e non può essere ignorata, nella vita di tutti i giorni così come nella dimensione pubblica del vivere. Ci sono fatti che si offrono a differenti prospettive, ma che richiedono, sempre e comunque, atti di riconoscimento e assunzione di responsabilità.
Dall’idea che “ciò che è andato storto è la politica”, all’affermazione secondo cui “Il male è banale”, Hannah Arendt ci invita, attraverso il suo personale percorso di pensiero, ad affrontare sempre e comunque la realtà con sguardo desto e attento, e che soprattutto sappia rendersi libero dai condizionamenti che spesso sovrastano le nostre vite di donne e di persone."