Lotteria d'arte di grande valore
Si comincerà -in sede- la vendita dei biglietti della esclusiva “Lotteria” che grazie alla generosità di alcune grandi artiste vi permetterà di partecipare all'estrazione di quotatissime opere.
L’estrazione avverrà giovedi 19 novembre dalle 21.30, i biglietti della lotteria costano euro 10 per un numero, 20 per tre numeri. I biglietti potranno anche essere acquistati attraverso
il c/c postale n.96277231 intestato a Laura Maltini mettendo la causale "lotteria".
Il conto è a disposizione per qualsiasi donazione, finanziamento e chi più ne ha più ne metta……
La lotteria è finalizzata – ça va sans dire – ad arginare il “dissanguamento” causato dalla chiusura forzata e dalle spese sostenute per i lavori di adeguamento.
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Le artiste:
Valentina Berardinone
Carla Cerati
Paola Mattioli
Maria Mulas
Antonella Ortelli
Antonella Prota Giurleo
Carla Sanguineti
Evelina Schatz
Anna Spagna
Fausta Squatriti
Valentina Berardinone
Napoletana trasferita a Milano da una vita, in questa città ha svolto la maggior parte della sua attività artistica. Dalla prima mostra alla Galleria del Naviglio di Carlo Cardazzo, alle mostre alla Galleria dell’Ariete di Beatrice Monti, alla Galleria Milano, allo Spazio Temporaneo, alla Galleria AAM, ecc.
Un lungo percorso segnato in gran parte da una declinazione di tipo concettuale, ma con risvolti del tutto personale, senza formalizzarsi né sui materiali né sull’ortodossia dei linguaggi. Ha adoperato di volta in volta calchi in gesso (“Le impronte”), resine epossidiche (“Invasioni”), frottages (“On a windy day”), collages e tele (“Vuoti di memoria”). Ha realizzato una serie di films sperimentali negli anni ’70-’80 presentati in vari musei tra i quali il Centre Pompidou, il Museum am Ostwall, Dortmund, la XXVIII Biennale di Venezia, ecc.
E’ stata presente a molte rassegne nazionali tra cui: “Arte Italiana ’65-‘85” Londra, “Arte in Italia”, Galleria Arte Moderna di Torino, Quadriennali di Roma, “Identità Italiana” Parigi, ecc.
Tra i suoi libri d’artista: “L’arte dell’immagine – a mia immagine e somiglianza”, “A vista d’occhio”, “La somiglianza” e ora “A flying attitude”.
Negli ultimi anni lavora sulla dissociazione dei linguaggi, sulla labilità della rappresentazione, nell’elogio dalla dimensione mutevole ed errante!
Carla Cerati
Nata a Bergamo, (3 marzo 1927) è una fotografa e scrittrice italiana.
Comincia la professione nel 1960 come fotografa di scena, poi si dedica al reportage e al ritratto.Nel 1969 la casa editrice Einaudi pubblica, insieme a Gianni Berengo Gardin, il volume "Morire di classe" a cura di Franco Basaglia e Franca Basaglia Ongaro dove appaiono toccanti foto prese in vari manicomi italiani. Il libro diventa presto, come scrive Franca Ongaro, citando Primo Levi[1],: "Un documento ormai storico nel reportage sugli ospedali psichiatrici."In seguito verrà ripubblicato il volume con il titolo "Per non dimenticare. 1968: la condizione manicomiale di «Morire di classe»". Sul Corriere della Sera del 27 settembre 2005, Carlo Arturo Quintavalle[2] scriverà a commento del libro: "E si vedano le foto di Carla Cerati che riprende un'immagine divenuta emblematica: l'uomo, mani sulla testa rapata, accovacciato contro un muro (1968); sono queste foto, e quelle di Luciano d'Alessandro (1965-68), insieme all'impegno dei Basaglia e di molti altri con loro, che faranno chiudere i manicomi, luoghi di terribile segregazione fino ad allora ignorati".
Nel 1974 pubblica, con l'editore Mazzotta, un nuovo volume che comprende 34 foto dal titolo "Forma di donna".
Come narratrice esordisce nel 1973 con "Un amore fraterno". Ha pubblicato numerosi romanzi che, tradotti in diverse lingue e accolti con pieno successo da pubblico e critica, sono stati vincitori di alcuni noti premi.
Paola Mattioli
Nata a Milano nel 1948. Ha studiato filosofia e si è laureata con una tesi sul linguaggio fotografico. I temi principali del suo lavoro sono il ritratto, l’interrogazione sul vedere, il linguaggio, la differenza femminile, le grandi e le piccole storie
(dall’Africa alla fonderia).
Ha esposto sue fotografie in numerose mostre personali e collettive. Tra le principali: Immagini del no (1974); Donne allo specchio (1977); Cellophane (1979); Ritratti (1985); Statuine (1987); Ce n’est qu’un début (1998); Trieste dei manicomi (1998); Un lavoro a regola d’arte (2003); Regine d’Africa (2004); Per-turbamenti (2005); Sarenco on the spot (2006); Consiglio di Amministrazione (2006);  Oltre Lilith (2006); Arte dell’altro mondo (2006); Alfabeti (2007).
Tra le sue pubblicazioni: Ungaretti (1972); Ci vediamo mercoledì (1978); Cattivi sentimenti (1991); Donne irritanti (1995); Tre storie (2003); Regine d’Africa (2004); Fabbrico (2006); Dalmine (2008); Una sottile distanza (2008).
Dice del suo lavoro: ”Ho scelto di stare su due piani. Uno narrativo e uno concettuale, in cui tengo conto del mezzo che uso, che a sua volta non può prescindere dal tema del vedere”.
Maria Mulas
Si stabilisce a Milano nel 1956, e inizia qui il lavoro artistico attraverso la fotografia a metà degli anni sessanta. Tra il 1965 e 1976 realizza soprattutto fotografie di teatro e ritratti, e nello stesso tempo conduce una ricerca su riti cosidetti “sociali.
“Se fotografare è un modo di raccontare senza essere interrotti (né contraddetti) – ha ben scritto di lei Lea Vergine nel 1985 – si potrà ben sostenere, nel caso di Maria Mulas, che il suo non è solo un discorso ma una girandola, adirittura un fuoco di artificio, con esito clowneschi e raggelati al tempo stesso”.
Maria Mulas è autrice di importanti libri fotografici: Milano vista da…
(1973), Hans Richter (1976), Annotazioni sul linguaggio di Hans Richter (1978) e Sul linguaggio organico di Henry Moore (1977).
Antonella Ortelli
Vive e lavora a Milano del suo disegnare così scrive Anna Fontanetto:
 “ La linea di Antonella Ortelli sprofonda nel bianco, entra ed esce dalla carta svolgendo un percorso, un viaggio che non s’interrompe mai. E’ un segmento senza inizio nè fine, senza un punto d’osservazione privilegiato. La linea affiora, appare e scompare,  s’immerge nello spazio rivelandoci che non esistono un diritto e un rovescio: ogni volta che il foglio viene capovolto il filo rosso mostra un movimento rinnovato e lo spazio cambia. Ogni gesto dell’artista origina un tratto diverso, lo spostamento del suo corpo sperimenta lo spazio inseguendo una percezione che la mano trasferisce sulla carta. E come il moto del corpo modifica lo spazio della stanza, così l’andamento della linea non crea, ma cambia quello del foglio. Lo spazio si traduce nella sensazione fisica e mentale che l’artista ha di esso e di cui lascia traccia nella scia del gesto morbido e fluido, diretta espressione dell'interiorità. Antonella Ortelli proietta il proprio stato nel bianco e nella linea che affiora, sprofonda, emerge di nuovo, gira su se stessa. Il filo rosso rappresenta l’essenza della persona, l’atto di tracciare il segno non ha altro fine che il proprio darsi. Noi, insieme all’artista, ci troviamo all’interno del disegno e scopriamo di essere immersi nello spazio.”
Antonella Prota Giurleo
Nata a Milano, ha frequentato il Liceo Artistico di Brera. Ha insegnato Ed. artistica dal 1968 al 1990. Dal 1996 pratica la pittura, realizza installazioni ed espone le sue opere.  Lavora a partire dall’appartenenza di genere e dal senso che per lei hanno le relazioni con le altre persone e con il mondo; esprime la possibilità di costruire vita e arte in armonia con sé stessa, con le persone, con la natura.
Artista e curatrice, ha esposto in numerose personali (Italia, Finlandia, Perù, Messico) e collettive (Italia, Spagna, Finlandia, Romania, Belgio, Slovenia, Turchia, Marocco, Messico, Perù, Argentina, Brasile, Cile, Colombia,  Corea, Malesia, Giappone) ed ha partecipato a simposi d’arte ( Italia, Finlandia, India, Romania).
Carla Sanguineti
Dagli studi all’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado fino all’Università, l’arte è stato il fulcro degli interessi ( insieme al movimento delle donne e alla lotta contro la guerra)  di Carla Sanguineti, che ha organizzato eventi e mostre, convegni e laboratori e ha svolto in prima persona un’attività artistica che l’ha portata in giro per il mondo. Sculture in acciaio, installazioni, specchi e foto sono l’alfabeto del suo linguaggio  che si serve anche della parola come segno che nasce dall’immagine e cerca di spiegarla. Tra le pubblicazioni  Mary Shelley Dialogo d’amore, ed. Giacchè, La Spezia , 1997 ( Premio cultura della Presidenza dei ministri), Figlia dell’amore e della luce, Sagep, Genova 2000 , Le nostre memorie proibite , CISU, Roma 2007; e tra i libri d’arte la collana “ La Ferita e l’arma”, Centro Internazionale della Grafica, Venezia, con i volumi Ifigenia e Clitemnestra,  1984 e Alla ricerca di Mary, 1995; Passi nel Sacro, Silvana ed. Milano, 2002, Il sentimento del sacro nelle cinque terre, Morgana ed., Firenze 2008, presentato anche all’Istituto di Cultura di Edimburgo. E’ stata invitata nel 2006 e nel 2007 al Festival della Scienza di Genova con una grande personale e una conferenza-performance su Erasmus Darwin che ha ripetuto nel  2009 nelle Celebrazioni darwiniane a Milano nella Rotonda della Besana.
Nel maggio 2009 c’è stata a Lerici la prima nazionale di una pièce teatrale sugli Shelley scritta insieme a Maggie Rose “ Io in te  tu in me – Mary e Percy Shelley, la passione di cambiare il mondo” con la regia di Massimo Navone che ha già avuto un adattamento radiofonico per la Radio svizzera Italiana  in onda ai primi di ottobre.
Sue opere sono nel Museo Gandhi di Madurai, nel Museo di Villa Croce a Genova e al CAMEC della Spezia, in collezioni pubbliche e private e nella Fondazione Garrone a Genova. Premio della Dante Alighieri e  della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le ricerche su Mary Shelley.
Evelina Schatz
Evelina Schatz è nata sul mare di Odessa, li dove l’Occidente incontra l’Oriente, da genitori di culture diverse. Figlia d’arte, vive da tempo in Italia, dal 1998 la sua vita scorre fra Milano e Mosca.
Artista e performer, poeta e saggista, storico e critico d’arte, regista e scenografa, suoi saggi, scritti di narrativa e di teatro sono stati pubblicati in Italia, in Russia e in altri paesi. Ha collaborato diversi anni con il Corriere della Sera.
Dopo una lunga esperienza nell’ambito della poesia visiva, del libro-oggetto e del libro d’autore, nel 1996 inizia a lavorare su opere plastiche, creando poesie-sculture, ceramiche e assemblaggi di materiali e segni che chiama re-melt. Operando in più campi dell’espressione artistica, è arrivata a un linguaggio in cui poesia, scultura, assemblaggio e collage, teatro e performance si mescolano in un unico oggetto artistico.  
Anna Spagna
Nata a Siracusa, Anna Spagna si trasferisce negli anni ’70 a Milano, dove struttura la formazione artistica iniziata in Sicilia.
Si dedica al restauro di dipinti presso il Gabinetto di restauro delle Raccolte d’Arte del Castello Sforzesco.
Collabora con il Maestro Ovidio Canesi fino al 1977 e si interessa ai linguaggi di ricerca contemporanea. Lavora come restauratrice presso lo studio del Professore Enos Malagutti ed entra in contatto con gli artisti dell’avanguardia milanese.
Attraversando le polarità del fare pittorico, prende coscienza della storicità del suo segno fino ad approdare all’elaborazione espressiva dell’idealità celata. Inizia il percorso artistico nel 1989 con la mostra personale presso la libreria Buchmesse di Milano sul segno-scrittura dell’assemblaggio, su cui si sofferma per alcuni anni. La mostra del 94 Immaginario Barocco a cura di Luciano Caramel rivela un’attitudine verso la ricerca della leggerezza espressiva, verso la rarefazione dei materiali e nell’uso focalizzato del frammento rigorosamente immerso nella luce dorata, come sigillo di ricongiunzione tra presente e passato.
Fausta Squatriti
Nata a Milano nel 1941, Fausta Squatriti fin dai suoi esordi è attiva sulla scena artistica internazionale. Ancora studente presso l'Accademia di Brera, nel 1960 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria del Disegno a Milano, introdotta da Roberto Sanesi, nel 1962 studia con Oskar Kokoshka a Salisburgo.
Contemporaneamente alle ricerche visive Fausta Squatriti sviluppa un'indagine di tipo poetico e critico: pubblica infatti alcuni libri di poesia.E' in corso di pubblicazione un uo romanzo, "Crampi", per Abramo editore. Nel 1988 vince il premio Montale di poesia; in segiuto continua la sua attività di saggista presso varie riviste e crea, in collaborazione con Gaetano Delli Santi e Dario Giugliano la pubblicazione interdisciplinare "Kiliagono", edita da Scheiwiller.
Valentina Berardinone
Carla Cerati
Paola Mattioli
Maria Mulas
Antonella Prota Giurleo
Carla Sanguineti
Evelina Schatz
Anna Spagna
Fausta Squatriti