•TERZO OCCHIO•

aperto a tutte, ogni giovedì ore 19.15 (nella saletta, che resta isolata fino alle ore 20.30) 

Gruppo di conversazione sui fatti e misfatti del mondo alla ricerca di parole e proposte differentiIl gruppo è nato dalla decisione di andare  a rintracciare nella realtà di oggi gesti, progetti e scelte messe al mondo da donne che possano dare testimonianza ed esempio, nei modi differenti di gestirli e condurli, della loro capacità di costituire segnali forti e determinati di nuova e vera civilizzazione, fuori cioé da quelle categorie del “potere culturalmente maschile”  che continuano ad imporsi  come unico riferimento simbolico - anche per le donne - della possibilità di ‘vincere’ e di rendersi visibili. Nelle conversazioni intessute tra noi in questi incontri si è dimostrata cosa  davvero non facile: sia il rintracciare queste donne, sia, soprattutto, possedere una nostra forte consapevolezza e una capacità di sguardo e di lettura differenti. E’ difficile essere libere da schemi e fascinazioni, da tutti quegli echi estranei, sedimentati nella ben reale conduzione del mondo fin qui, di cui siamo circondate e imbevute. A cominciare dalle sottaciute categorie culturali di un femminile e di un maschile(=vincente) contrapposti e apparentemente irriducibili che creano ipocrite discrepanze e miserissime possibilità di scelta. Nel discorrere del gruppo questo ci ha molto spesso separate e divise, in schieramenti di “giudizio” contrapposti da un lato, in incomprensioni e difficoltà di comunicazione dall’altro, in ‘scelte’ di punti di vista e regole interpretative differenti e talvolta inconsapevoli per chi di noi cercava di esprimersi. D’altra parte rimaniamo convinte che se non saremo capaci di costruire “un nostro”  punto di vista, uno “sguardo” che ci accomuni, queste incomprensioni e questo “spaesamento” confusionale di fronte alla realtà ci azzererà nuovamente e ci metterà in riga al potere di sempre. E la fiducia e la speranza di un movimento delle donne che modifichi le  regole del ‘gioco di potere e di guerra maschile’ di questa cultura verranno definitivamente  messe a tacere. E per cominciare a costruire questo nostro sguardo, è molto importante saper vedere, capire e valorizzare l’agire di quelle donne che sembrano ‘invisibili’ alle trombe dei media e che non se ne preoccupano, occupate a costruire materialità e senso nuovo ovunque si trovino, pur nella fatica di affrontare tutte le contraddizioni che ciò comporta.Ed è importante, attraverso la mediazione politica tra noi, iniziare a proporre iniziative ed azioni che diano inizio e testimonianza di questo percorso di consapevolezza e autonomia. Approfondimento

• GRUPPO ARTE • pagina d'archivio

I nostri scopi: All'inizio ci eravamo soltanto proposte lo scopo di andare a vedere le opere di giovani artiste donne con la finalità di dare loro un pubblico che ci sembrava era molto meno presente che alle mostre di artisti uomini. Non ci eravamo sbagliate in questo - a parte due o tre mostre con un "succès de scandale" tipo quella di Francesca Galliani  (nude femminili soggette a trattamenti sadici), e quella di un artista marocchina  molto politically correct, le mostre di artiste donne erano pochissimo frequentate.Un altro scopo che ci eravamo prefisse era di cercare di capire se c'e' effettivamente un'arte femminile, che abbia delle caratteristiche che la separano di netto dall'arte maschile. Qui la giuria sta ancora deliberando (!) anche per le ragioni che sono esplicitate nello scritto che ho tradotto dal libro di Germaine Greer (che raccomando a chi legge l'inglese)Una curiosità che probabilmente trova la sua spiegazione in quanto abbiamo appreso è il costatare che il corpo nudo maschile non è usato lontanamente quanto quello femminile e le ragioni per questo.IL FUTURO: Quest'anno potremmo andare a più mostre maschili e continuare il confronto tra le due sensibilitàDi la tua @ arte (Le socie propongono scrivono commentano).Approfondimento